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Piante officinali
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Symphytum officinale

Symphytum officinale L.

Famiglia: Boraginaceae
Nomi volgari: Consolida maggiore, Consolidata maggiore; Consolidata comune, Orecchie d’asino, Simfito, Alo, Naro, Erba di S. Lorenzo, Borragine selvatica, Succiamele, Erba del cardinale, Erba conferma, Erba pedocchiara, Regaligo, Zinzinnici.
Etimologia: il nome generico dal greco “symphuò” = “io unisco”in relazione al potere cicatrizzante del rizoma, che nel passato si supponeva potesse contribuire a far rinsaldare le ossa fratturate; il nome specifico indica la sua collocazione fra le piante medicinali.
Il nome volgare di Consolida si può scomporre in: con-il-solido, ovvero con la parte solida dell’uomo, cioè lo scheletro ed i suoi legamenti.

Morfologia:

pianta perenne con grosso rizoma (nero esteriormente –bianco internamente), aspetto erbaceo, eretto, fusti quadrangolari, ramosi verso l’apice, tutta la pianta è coperta da un lieve strato tormentoso. Altezza 30-80.
Le foglie ovali o lanceolate, alterne, lungamente decorrenti sul fusto, sono appuntite all’estremità, consistenti, verde vivo, la pagina inferiore argentea per la presenza di un rivestimento tormentoso sericeo,è dotata di nervature a rilievo.
I fiori in grappoli terminali a spirale, penduli nei colori rosa, viola, giallognolo, raramente bianchi sfumati di verde o avorio, hanno corti peduncoli. Il calice tubuloso informa di imbuto è diviso in 5 denti lanceolati ed appuntiti. La corolla è tubulosa, divisa poco profondamente all’apice in 5 punte che sono ricurve verso l’esterno e costituiscono in questo modo un sottile orlo. La gola della corolla racchiude delle scaglie. I 5 stami portano delle antere violette.
I frutti sono tetracheni grigio-marrone.

Distribuzione – habitat – fioritura:

presente in quasi tutta l’Europa sino alla penisola Scandinava, si riproduce in tutta la parte centrale del continente asiatico ed è naturalizzata in nord America, amando il terreno intriso d’acqua, non appartiene alla flora tipicamente mediterranea, quindi in Italia è assente in alcune regioni meridionali, nelle regioni settentrionali e centrali è pianta comune.
Si incontra nei prati umidi o paludosi, lungo i fossati, , i luoghi riparati e incolti; fiorisce da maggio ad agosto sino a 1.500 m.

Proprietà ed usi:
pianta astringente, emolliente, cicatrizzante, decongestionante, lenitiva, analgesica,vulneraria ed espettorante.
Principi attivi: consolidina glucoside, mucillagine, gomma, resina, amido, tannino, asparagina, colina e allantoina; pare sia presente anche una minima quantità di sinfito-cinoglossina, che è un alcaloide tossico. Sostanze presenti in particolar modo nel rizoma, detto talvolta “radice nera”; l´azione analgesica è attribuita alle sole foglie.
L´uso interno è assolutamente sconsigliato e pericoloso, a causa del contenuto in alcaloidi epatotossici (pirrolizidina ).
Curiosità: Da oltre 4.000 anni porta il nome di “prodigiosa erba” atta a rinsaldare le ossa spezzate, senza esagerare, comunque, le sue proprietà medicinali sono conosciute da sempre.
"Se hai bisogno di aiuto la consolida non ti deluderà, ma la devi usare con pazienza et molta costanza." , Pierandrea Mattioli - naturalista e medico (1500-1577)
Due medici inglesi, A. W. Thitherley e N. G. S. Coppin, ricercatori, hanno individuato nel rizoma (ossia nella parte sotterranea) del Symphytum officinale una buona percentuale di “allantoina”, sostanza che in dermatologia viene impiegata per affrettare la cicatrizzazione e, anche, per lenire la sofferenza causata da scottature profonde e diffuse. Studi recenti affermano che il rizoma della Consolida maggiore potrà essere impiegato per specialità farmacologiche utili nella cura della psoriasi.
Usi: Utilizzata in forma di gel, soluzioni o emulsioni destinate al trattamento di pelli aride, screpolate o ipercheratosiche. Trova anche impiego in preparati destinati all’uso topico del trattamento di piaghe da decubito, varici ulcere, emorroidi, ragadi e di tutte le altre forme infiammatorie e irritative dei capezzoli delle nutrici, nonché nel trattamento di affezioni del cavo orale come collutorio, abitualmente usata nel passato come callifugo.
Avendo cura di non trattare aree in cui l'integrità della pelle sia evidentemente compromessa, vale la pena di tentare di risolvere con la Consolida le situazioni che non traggono giovamento dai farmaci odierni.
In omeopatia è indicata nel consolidamento delle fratture, nei postumi dolorosi di traumi ossei.